Transizione ecologica: l’Europarlamento approva il nuovo regolamento sulle batterie
Il parlamento di Strasburgo ha approvato il testo-base del nuovo regolamento europeo sulle batterie, predisposto dalla Commissione europea a dicembre 2020. Il provvedimento passerà adesso al negoziato informale tra commissione, parlamento e Consiglio europeo che preluderà all’adozione formale del regolamento da parte di quest’ultimo.
Scopriamo quali sono le nuove norme che potrebbero entrare in vigore nei prossimi mesi.
Presupposti e decisioni
Partendo dal presupposto assunto che le batterie costituiscono una tecnologia-chiave per la transizione energetica e che sono fondamentali per la mobilità e per l’accumulo delle fonti rinnovabili, è necessario rendere la transizione sostenibile e in linea con gli obiettivi del Green Deal. Per fare questo le istituzioni comunitarie hanno deciso di disciplinare l’intero ciclo di questi prodotti in un’ottica di economia circolare, dalla progettazione al loro fine vita, e anche il loro successivo riutilizzo per realizzare nuovi prodotti.
Quello adottato sarebbe quindi un approccio “olistico” che, oltre a rendere sostenibile la transizione, aiuterà l’Europa a ridurre progressivamente la dipendenza da paesi come Russia e Cina, attuali esportatori delle materie prime necessarie alla produzione di accumulatori.
Tutte le novità
- Definizioni più chiare per rendere le norme più comprensibili ai consumatori: ad esempio si inseriscono una nuova definizione per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri, i cosiddetti “Lmt” come monopattini elettrici e biciclette a pedalata assistita, e criteri che chiariscano l’impronta di carbonio.
- Batterie Lmt removibili: entro il 2024, le batterie degli apparecchi portatili come gli smartphone e degli Lmt dovranno essere progettate in modo che i consumatori e gli operatori indipendenti possano rimuoverle facilmente e in sicurezza.
- Livelli minimi di recupero: vengono fissati i livelli minimi di cobalto, piombo, litio e nichel che dovranno essere recuperati dai rifiuti (con la sola esclusione di quelli “portatili di uso generale”) e riutilizzati per nuovi accumulatori e obiettivi di raccolta più rigorosi per quelli di apparecchi portatili.
- Gestione dei rifiuti: rifabbricazione e cambio di destinazione.