L’elettrico salverà l’ambiente. Siete d’accordo?
Un recente studio rivela che solo due italiani su dieci sono fiduciosi circa una reale diminuzione delle emissioni, ma tutti gli altri? Tra scettici e fiduciosi il Paese si divide.
Un approccio olistico verso l’acquisto green
La maggioranza degli intervistati, che rimane scettica riguardo al beneficio ambientale di comprare elettrico, si scinde a sua volta tra chi ritiene che un effetto positivo, seppur ridotto, ci sarà (il 41%) e chi invece pensa che non ci saranno benefici di alcun genere (il 38%). Il motivo principale di questa diffidenza diffusa è da ricercarsi nel maggior grado di informazione acquisito dagli acquirenti negli ultimi tempi: più il mercato si espande, più si diffondono infatti le nozioni su questo settore, che portano i clienti ad avere un più ampio bagaglio di dati da analizzare e valutare per orientarsi nella scelta d’acquisto. In un anno la quota di chi acquista elettrico con propositi “green” risulta per questo motivo scesa dal 48% al 34%.
Perché allora si sceglie l’elettrico?
Chi sceglie elettrico, quindi, lo fa seguendo altre motivazioni rispetto all’attenzione al tema delle emissioni: le esigenze di mobilità personale, ad esempio, oppure l’autonomia dell’auto, l’esperienza di guida o il risparmio economico a lungo termine.
L’aspetto economico è però anche il principale deterrente di coloro che non scelgono l’elettrico, che rimangono del parere che il costo di acquisto, mantenimento e manutenzione sia troppo alto in confronto ai reali benefici.
Come cambierà quindi il mercato nei prossimi anni? Mentre le stazioni di ricarica aumentano, diminuiranno gli acquisti green da parte dei privati?