Gli incentivi per il settore auto previsti dal decreto Rilancio sono stati definiti e successivamente confermati dalla commissione Bilancio alla Camera. Le novità riguardano il rafforzamento dell’ecobonus, con l’introduzione di un ulteriore sconto destinato alle elettriche e alle ibride plug-in (per un totale che può arrivare a 10 mila euro) e sussidi anche per le vetture Euro 6, in modo da ridurre lo stock di invenduto.
Il bonus è pari a 1.500 euro (più altri 2.000 garantiti dal concessionario) valido dall’1 agosto al 31 dicembre 2020 ed è previsto per chi acquista una nuova auto Euro 6 con emissioni tra i 61 e i 110 g/km di CO2 e prezzo fino a 40 mila euro al netto dell’Iva. Questo sarà possibile con la rottamazione di una vettura vecchia di almeno dieci anni (ovvero immatricolata in data anteriore all’1 gennaio 2010). L’incentivo, per un totale di 3.500 euro, è comunque subordinato allo sconto del venditore. Senza rottamazione, il contributo per una nuova Euro 6 con emissioni tra i 61 e i 110 g/km scende a 750 euro (con 1.000 euro garantiti dal concessionario).
Per quanto riguarda l’acquisto di vetture tra i 0 e i 60 g/km, ovvero le elettriche e le ibride plug-in che già godono dell’ecobonus, l’emendamento prevede un contributo aggiuntivo di 2 mila euro (più altri 2 mila messi dal venditore) per la rottamazione di una vecchia auto e di 1.000 euro (più altri 1.000 della concessionaria) senza rottamazione.
Insomma, l’ecobonus e le misure del decreto Rilancio rafforzano il sostegno destinato alle auto più eco friendly: per le vetture tra 0 e 20 g/km di CO2, l’incentivo complessivo passa da 6 a 10 mila euro con rottamazione e da 2.500 a 6.500 senza; per l’acquisto di auto tra i 21 e i 60 g/km di CO2, invece, il contributo viene incrementato dagli attuali 2.500 euro a 6.500 in caso di rottamazione, e da 1.500 a 3.500 senza rottamazione. Un invito a ripensare l’ambiente.