Bancomat su quattro ruote
Pagare con smartphone, smartwatch e simili ormai è all’ordine del giorno, ma presto potremo effettuare pagamenti anche con l’auto. Impossibile? Sembrerebbe di no.
Dalle prime iniziative di partnership che riguardavano soprattutto il pagamento di servizi legati all’auto (parcheggio, rifornimenti, pedaggi), si è presto passati nel 2016 all’accordo tra Mastercard, IBMC e GM per OnStar e quello del 2018 tra BMW e Daimler con Park Now.
Nel 2019 è stata poi la volta dell’accordo tra Honda e Visa per il sistema Dream drive, sviluppato poi da Mastercard e Paypal, ma anche altri costruttori come Ford, Jaguar e Subaru stanno sviluppando partnership per i sistemi di pagamento di bordo.
Due sono però le mosse che potrebbero davvero segnare il panorama dei pagamenti su quattro ruote: l’accordo tra Visa e Mercedes da un lato e quello tra Volkswagen e JP Morgan dall’altro.
Mercedes e Visa
Andando con ordine, Visa ha annunciato con Mercedes che, nella primavera del 2022, a partire da Germania e Regno Unito, ma poi gradualmente anche in altri mercati, sarà possibile comprare qualsiasi bene e servizio tramite la propria auto. Come? Attraverso l’utilizzo di un dispositivo di pagamento biometrico che sfrutta la tecnologia di riconoscimento Delegated Authentication. Gli acquisti saranno quindi effettuati dal sistema multimediale di bordo, MBux, il quale già propone la soluzione di pagamento globale di Daimler Mobility, ovvero Mercedes Pay, che permetterà ai clienti di comprare beni e servizi legati all’auto, tra cui il rifornimento e il parcheggio.
Volkswagen e JP Morgan
JP Morgan invece, dopo aver acquistato InstaMed, l’azienda tecnologica per pagamenti medici, ha di recente annunciato un grande interesse verso Volkswagen Payments. Tale acquisizione permetterebbe alla multinazionale di proporre soluzioni di pagamento verticali, a partire, ovviamente, da pagamenti legati al mondo dell’auto e dei servizi che si stanno sviluppando attorno alla nuova mobilità.