Parlare di auto ibride è facile, ma sono chiare a tutti le differenze tra ibrida e ibrida?
Dalla nascita del primo modello firmato Toyota sono cambiate molte cose, a partire dal contesto. Con i sempre maggiori vincoli alle emissioni, i modelli si sono infatti continuamente evoluti cercando di portare il mercato verso una mobilità full electric e dando vita a un parco di modelli diversi tra loro.
In attesa di assistere alla morte definitiva dei motori a combustione, prevista nel 2035, la strada da fare è ancora molta e, probabilmente, le diverse declinazioni del tema “electric” continueranno ad aumentare. Attualmente, in circolazione, ci sono cinque diversi modelli: Mild hybrid, Full in parallelo, Full in serie, Plug-in in parallel e Plug-in in serie. Vediamoli:
Mild hybrid
Lo schema è semplice: un motogeneratore recupera l’energia nelle fasi di rallentamento e la invia a una batteria di piccola taglia. Lo stesso motogeneratore riavvia poi il propulsore termico e fornisce un contributo nelle accelerazioni, riducendo i consumi.
Full hybrid in parallelo
La batteria di questi veicoli è di capacità superiore a quelle delle ibride mild, si ricarica anch’essa nei rallentamenti e consente la marcia in modalità elettrica per brevi tratti. Il motore elettrico è in grado di provvedere alla propulsione da solo o insieme a quello termico.
Full hybrid in serie
A differenza di quanto accade per le ibride in parallelo, nello schema in serie il propulsore termico non agisce (quasi) mai direttamente sulle ruote ma si limita ad azionare un generatore che alimenta la batteria e il motore elettrico.
Plug-in in parallelo
Lo schema di questi veicoli è uguale a quello dei full hybrid, ma la batteria ha una capacità molto superiore e, soprattutto, si può ricaricare allacciandosi a una fonte esterna, permettendo così di viaggiare in modalità completamente elettrica per qualche decina di chilometri.
Plug-in in serie
Come per le Full hybrid in serie il motore termico non aziona le ruote, ma trascina un generatore che alimenta l’unità elettrica (incaricata della propulsione) e carica la batteria, che può anche ricevere energia tramite una presa di corrente.