Per studiare e sperimentare le nuove tecnologie per la guida autonoma, tempo fa era stata costituita Mcity, la città-test costruita dal Mobility Tranformation Center ad Ann Arbor, nel Michigan. Si tratta di un progetto che ha elaborato un ambiente simulato, credibile ma al tempo stesso sicuro, con strade, segnaletica, rotatorie, semafori, marciapiedi, facciate di edifici e altri elementi urbani utili per misurare le performance della tecnologia. Il tutto per condurre gli esperimenti che preludono ai test sulle strade pubbliche. Recentemente rFpro, un’azienda attiva nello sviluppo di software di simulazione, ha realizzato nell’Hampshire, in Inghilterra, una copia digitale di Mcity.
La nuova soluzione proposta dalla rFpro nasce dalla esigenza innovativa di accelerare e semplificare lo sviluppo delle tecnologie per la guida senza conducente mediante prove e simulazioni virtuali.
Il modello della città-test del Michigan consentirà di creare delle situazioni specifiche, anche di pericolo, che potranno poi essere replicate in un contesto reale per correggere possibili errori, imprecisioni e garantire maggiore sicurezza nelle sperimentazioni su strada. Sono i Lidar ad essere stati utilizzati per ricostruire la pista di collaudo americana: i dati così ottenuti, che ripropongono una copia fedele delle strade, delle costruzioni, dei cartelli stradali e della segnaletica di Mcity, sono stati successivamente convertiti nei formati più comuni utilizzati nel settore automotive.