Campo Base distribuzione 10 aprile 2024
Le sfide globali, i concessionari italiani
InterAuto News: massima attenzione al 2024
Il mercato è tornato a una nuova normalità e dopo aver archiviato un 2023 da record, le concessionarie italiane dovranno affrontare un calo della redditività in un contesto di crescenti incertezze economiche, tecnologiche e regolatorie.
Dopo avere archiviato un 2023 da record, per il mondo della distribuzione automobilistica si è aperta una fase nuova, una sorta di ritorno al passato che però si inserisce in una fase storica di grandi cambiamenti tecnologici, economici e, forse, anche politici. E che, dunque, richiede ai dealer la massima attenzione. A diradare la foschia e le incertezze che improvvisamente sono calate sul settore ha provato la conferenza “Tra vecchi scenari e nuove opportunità”, organizzata da InterAuto News il 9 aprile scorso a Milano, animata e stimolata da Umberto Seletto, componente del board della società che pubblica la rivista di riferimento per gli operatori del settore.
Artusi (Federauto): appello alla coesione dei dealer
Palcoscenico in cui ha debuttato pubblicamente il nuovo presidente di Federauto Massimo Artusi. Che in poche battute ha illustrato il manifesto dell’associazione delle concessionarie italiane per i prossimi tre anni. Dopo aver ricordato lo scenario della transizione green (“non è una transizione e non è green”, ha affermato tranchant) e del nuovo modello distributivo di agenzia o di commissionaria (“un ritorno al passato”) Artusi ha lanciato alla platea dei concessionari un appello alla coesione annunciando l’intenzione di Federauto di non subire più supinamente le decisioni europee. Come? “Presidiando” l’Europa, con una presenza nei processi decisionali che avvengono tra Bruxelles e Strasburgo.
Ferraris (S&P): ritorno al passato per il mercato dell’auto
Ma dove sta andando il mondo dell’auto e, in particolare, la distribuzione automobilistica?
Secondo Vittoria Ferraris, sector lead Automotive Emea di Standard &Poor’s Global Ratings, dopo le turbolenze che hanno caratterizzato la produzione auto negli anni post Covid e che hanno determinato il sorpasso della domanda sull’offerta con conseguente impennata dei prezzi, “si sta ritornando a un sistema di regole di mercato tradizionale”. Ferraris ha parlato di “prospettive stabili” e ha sottolineato che la transizione sta attraversando una fase di stanchezza, soprattutto negli Usa”.
Di Loreto (Bain): reagire a un mercato che cambia
Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company, ha ricordato che nei mercati tipicamente in una fase di calo dei prezzi si determina una pressione sui volumi con un impatto diretto sulle fusioni e acquisizioni: “la dimensione aiuta”, ha detto, sottolineando che “la capacità di reagire è, in generale più importante che pianificare”. Pianificazione da cui, comunque, non si può prescindere.
Bertoldi (università di Torino): servono capitali, conoscenza e rigore
Bernardo Bertoldi, docente di economia e gestione delle imprese all’università di Torino, parlando della fusione FCA-PSA che ha dato vita al gruppo Stellantis, ha avvertito che, in generale, “i proprietari delle aziende devono dare “capitali e conoscenza”, imprimere “rigore e disciplina” e creare le condizioni (“un ambiente”) “per avere successo”.
Viano (Aniasa): superare la logica degli incentivi
A una prima fase di scenario e di visione, sono seguiti due focus sul noleggio e sulla distribuzione automobilistica. Per quanto riguarda il noleggio, il presidente dell’Aniasa, Alberto Viano, dopo avere sottolineato il ruolo della locazione, sia a lungo sia a breve termine, nella prospettiva della transizione green e nello svecchiamento del parco auto, ha bocciato la riforma degli incentivi auto di cui si parla dal 20 dicembre 2023. Sia nel metodo (“è stata annunciata pubblicamente il 1° febbraio e non si sa ancora quando entrerà in vigore”, ha ricordato, attribuendo i deludenti numeri del noleggio negli ultimi mesi all’effetto annuncio inopportunamente lanciato dal governo) sia nel merito (“l’immissione di veicoli preferibili in termini di emissioni e di sicurezza non dovrebbe essere oggetto di un sistema incentivante, ma di una tassazione premiante in un quadro fiscale stabile nel lungo termine”).
Cantoni (Horizon): noleggio al servizio dei dealer
Della bontà della formula del noleggio e delle opportunità che questa formula può offrire al business delle concessionarie ha parlato Luca Cantoni, fondatore e amministratore delegato di Horizon, iniziativa che secondo Cantoni ribalta lo storico rapporto di dealer al servizio delle società di noleggio: Non solo permette di superare lo storico conflitto tra dealer e operatori tradizionali del noleggio, ha detto Cantoni, ma mette a disposizione dei concessionari un potente strumento di business che sfrutta al meglio delle sue potenzialità la formula del noleggio.
Antinucci (Italia Bilanci): 2023 da record, ma nel 2024 scenderà la redditività
La mattinata si è conclusa con una tavola rotonda intitolata “Professione dealer”. A chiarire, con la forza dei numeri, cosa sta accadendo nel mondo della distribuzione auto è stato Fausto Antinucci, fondatore di Italia Bilanci, società di analisi dei dati economici e finanziari. Le imprese-concessionarie italiane, ha spiegato Antinucci, hanno archiviato il 2023 (il dato non è ancora definitivo) con nuovi record economico-finanziari. In particolare, la redditività media ante imposte è salita al 3,33%, 33 punti base in più rispetto al 3% del 2022. L’anno in corso, però, ha avvertito il fondatore di Italia Bilanci, farà segnare un brusco ridimensionamento, con un calo all’1,97%, un risultato che, comunque, resta superiore a quelli di tutti gli anni precedenti al 2022. In peggioramento anche il rapporto tra posizione finanziaria netta ed Ebitda, che da 0,9 del 2023 salirà nel corso dell’anno fino a 1,7, il dato peggiore dal 2020, ma comunque migliore di tutti gli anni precedenti.
Gruppo Bossoni e Azzurra (Rivoira): due casi scuola
Tendenze, quelle evidenziate da Ferraris, Di Loreto e Antinucci, che però non preoccupano più di tanto gli operatori del settore, pronti, dopo uno spettacolare turnaround economico, finanziario e organizzativo, ad affrontare le nuove sfide. Lo hanno rivelato Mauro Bossoni, presidente dell’omonimo gruppo, quarto in Italia secondo ADR 2024 con 44 sedi, 21 brand, quasi mille dipendenti e 29 mila veicoli venduti nel 2023, e Corrado Rivoira, titolare di Azzurra Spa, gruppo con 8 sedi tra Piemonte e Liguria, 11 brand, 200 dipendenti e 4 mila auto nuove vendute. Due dealer che si sono caratterizzati, nelle due ultime decadi, per una marcata crescita per linee esterne, soprattutto il gruppo Bossoni, primo in Italia a proporre la vendita dei servizi insieme all’auto, e per un maniacale attenzione alla redditività e all’efficienza, il gruppo Azzurra, con indici costantemente e abbondantemente sopra la media. Mauro Bossoni, in particolare, ha sottolineato la necessità di mettere a fuoco, analizzare e migliorare i punti di debolezza e la necessità di curare con la massima attenzione il rapporto con i dipendenti. Rivoira, a sua volta, ha sottolineato l’importanza dell’usato. Anche ai fini della stabilità della redditività nel tempo, rivelando qualche dettaglio su un’architettura societaria particolarmente innovativa e improntata alla massima efficienza economica e operativa.
Giardino (ADR): il 2024 sarà un anno-chiave
La mattinata si è chiusa con la presentazione, da parte del direttore editoriale Nicola Giardino, di ADR-Automotive dealer report 2024, la pubblicazione annuale, giunta alla sua quattordicesima edizione, che non solo contiene una dettagliata analisi dei bilanci delle concessionarie italiane, ma che nel tempo è evoluta diventando un riferimento anche culturale per il mondo della distribuzione automobilistica. ADR 2024, in particolare, contiene ben 24 approfondimenti e analisi economiche, di mercato, tecniche e tecnologiche. Un racconto che proseguirà anche nel 2024, un anno, ha sottolineato Giardino, che tra elezioni europee e americane, scenari di guerre, ipotesi di revisione del green deal e normalizzazione dell’industria dell’auto sarà particolarmente da raccontare.